Ci è sempre piaciuto dire la nostra sui miti veri e falsi della cucina
Di origini antiche e di profonda saggezza, la Signatura Rerorum è una filosofia spirituale che sostiene che tutto ciò che è presente in natura sia da uso e consumo dell’uomo e che il Creatore, per farne capire l’utilizzo avesse posto chiari segni distintivi sulle piante curative.
Questa filosofia afferma che tutti i tipi di frutta e verdura seguono una traccia che rispecchia gli organi del corpo umano: a secondo dell’organo, la frutta o la verdura corrispondente gli porterà notevoli benefici.
Quando ancora la medicina moderna non esisteva, i medici antichi si servivano della Teoria delle Segnature per utilizzare le piante e i loro estratti per curare o mantenere il corpo in salute: questa dottrina permetteva agli uomini di individuare le piante e associarle agli organi che avevano bisogno di intervento terapeutico.
Il fondatore del neoplatonismo, Plotino, riprende il presupposto teorico di questa studio affermando “ogni essere che si trova nell’universo, secondo la sua natura e costituzione, contribuisce alla formazione dell’universo stesso, col suo agire e con il suo patire, nella stessa maniera in cui ciascuna parte del singolo animale, in ragione della sua naturale costituzione, coopera con l’organismo nel suo intero, rendendo quel servizio che compete al suo ruolo e alla sua funzione. Ogni parte, inoltre, dà del suo e riceve dalle altre, per quanto la sua natura recettiva lo consenta”.
La Natura è, quindi, un unico organismo vivente costituito da più parti, le cui diversità sono vincolate agli altri elementi perché appartenenti alla stessa natura o perché hanno le stesse funzioni: per questa ragione una pianta che somiglia ad un organo del nostro corpo, è utile per curarlo.
Negli scritti di Ippocrate e di Galeno, si trova traccia della Signatura Rerorum ma è con Paracelso che questa tecnica prende la forma di una teoria medica. L’alchimista e filosofo svizzero notò come le qualità delle piante si riflettono nel loro aspetto e teorizzò che non fosse la quantità ma la qualità del cibo a migliorare la qualità della vita.
Ogni volta che apriamo delle noci è difficile non pensare ad un cervello, infatti sono composte da due emisferi e presentano le tipiche circonvoluzioni di questo organo. Sono ricche di importanti nutrienti come omega 3, acido folico, vitamina E, fosforo e magnesio che sono stimolanti dei neurotrasmettitori. Oltre ad essere antiossidanti, sono ideali per recuperare le energie mentali in caso di stanchezza ed affaticamento. Siete stanchi o stressati? Mangiate noci!
Secondo l’enciclopedia Treccani i reni hanno forma di fagiolo e infatti questo legume contribuisce al funzionamento ottimale di questo organo. Contengono fosforo, potassio, ferro, calcio e le vitamine B e C. Ricchi di proteine, hanno un elevato potere saziante e l’alto contenuto di proteine fornisce energia al nostro organismo. Contengono inoltre la lecitina che aiuta ridurre il livello di colesterolo.
Le ghiandole mammarie somigliano molto agli agrumi maturi e proprio da questi ricavano un prezioso aiuto per i movimenti della linfa: i pompelmi, nello specifico, contengono limonoidi sostanze considerate inibenti per i tumori.
Rimanendo nell’universo femminile, è facile vedere la somiglianza tra la forma oblunga dell’avocado e quella dell’utero: il nocciolo al suo interno rimanda all’immagine di una donna gravida. Questo frutto è ricco di acido folico, elemento consigliato durante la gravidanza perché riduce il rischio di anomalie della cervice uterina. I folati presenti nell’avocado riducono il rischio di displasia cervicale e per questo assicurano salute al nascituro. Occorrono 9 mesi per far crescere un avocado dal seme al frutto, vi ricorda qualcosa?
Il sedano e le sue ramificazioni, così simili alle ossa umane sono ottimi alleati proprio di quest’ultime perché ricchi di minerali: le ossa del nostro corpo sono composte al 23% di sodio ed è proprio in questo vegetale che si trova il 23% di questo minerale!
I polmoni sono costituiti da cunicoli sempre più piccoli di vie aeree ed è esattamente per questo che l’antica disciplina della Signatura Rerorum relaziona l’uva agli alveoli polmonari. Le proprietà dell’uva comprendono la riduzione del rischio di cancro polmonare ed enfisema e i suoi semi contengono una sostanza che sembra ridurre la gravità dell’asma scatenata dall’allergia.
Tagliando i funghi a fettine, notiamo subito come queste ricordino il padiglione esterno dell’orecchio: secondo recenti ricerche l’ergosterolo contenuto nei funghi è fondamentale per migliorare l’udito e inoltre contengono vitamina D che aiuta anche le ossa.
Se invece affettiamo le carote queste ci riportano alla retina ed è per questo che proprio a loro fanno bene. Il betacarotene, non fa bene solo all’abbronzatura ma è fondamentale per la nostra vista. La luteina favorisce la salute della retina e le vitamine e gli antiossidanti presenti nelle carote, riducono il rischio di degenerazione maculare. La scienza ha inoltre dimostrato che le carote aumentano notevolmente il flusso di sangue agli occhi e che apportano benefici generalizzati al sistema visivo umano.
La forma del pancreas ricorda le patate e in particolare quelle dolci avrebbero la capacità di bilanciare l’indice glicemico, diventando quindi alleate dei diabetici. Grazie all’alto contenuto di fibre solubili fanno aumentare lo zucchero nel sangue del 30% in meno rispetto al tubero tradizionale. Contengono elevate quantità di beta carotene, efficace antiossidante che protegge i tessuti e che tiene lontano i fattori che danneggiano le cellule e le invecchiano.
Lo zenzero, radice che negli ultimi anni si trova in molte ricette salutistiche, era già noto 2000 anni fa quando i cinesi lo utilizzavano per risolvere i problemi di stomaco. La forma di questa radice, spesso simile allo stomaco, è utilissima contro alcuni disturbi gastrointestinali. Il gingerolo allevia i fastidiosi mal di stomaco e previeni la nausea e la cinetosi ed inoltre è un potente antinfiammatorio.
La loro forma ricorda quelle delle ovaie e, infatti, le olive sostengono proprio la salute di questi organi e hanno effetti positivi sulle ghiandole linfatiche. L’olio di oliva è un toccasana per il nostro organismo e se il consumo quotidiano di olive nella propria dieta, riduce la possibilità di sviluppare tumori ovarici.
A prima vista, non si può certo dire che i pomodori ricordino il cuore pur condividendone il colore. Una volta tagliato, però, le camere al suo interno fanno pensare alla struttura del cuore. Il licopene contenuto in questo ortaggio riduce il rischio di malattie cardiache e aiuta l’organismo a combattere gli effetti nocivi del colesterolo “cattivo”. Una ricerca dell’Università di Barcellona ha dimostrato che un sugo di pomodoro fatto con olio extravergine di oliva, cipolla o aglio, contiene circa 40 sostanze antiossidanti in grado di proteggere il cuore dallo stress ossidativo e dall’invecchiamento.
Attualmente anche la scienza conferma alcuni aspetti della Signatura Rerorum, che sta tornando in auge grazie ad una maggiore attenzione a ciò che mangiamo.
Siamo quello che mangiamo e ciò che mangiamo spesso ci assomiglia: seguendo una dieta a base di alimenti affini agli organi che vogliamo trattare potremo quindi attenuare alcune malattie.
Seguiamo il consiglio del padre della medicina Ippocrate che disse “fa che il cibo sia la tua medicina”.
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